Il conferimento di rifiuti urbani in discarica - a differenza che per quelli industriali - avviene (per legge) senza un controllo preventivo specifico in quanto, trattandosi di rifiuti conosciuti (prodotti dai cittadini), non devono essere sottoposti a controlli particolari.
Il progetto de La Filippa 2.0 si basa su un approccio completamente diverso.
Innanzitutto è stato escluso il conferimento di rifiuti provenienti da cicli di produzione industriale.
Nonostante i conferimenti siano quindi limitati a soli pochi rifiuti (10), che per la loro origine e la loro natura provengono dalla comunità civile, questi saranno tutti sottoposti a specifiche procedure di controllo basate sulle indicazioni di legge e sulla pluriennale e certificata esperienza del proponente.
Nessun rifiuto potrà essere conferito se non avrà superato una rigorosa procedura di omologa, ripetuta con periodicità almeno annuale, che prevede essenzialmente:
Tutti i singoli conferimenti saranno poi sottoposti a specifico ed accurato controllo, prima, durante e dopo lo scarico; la presenza di materiali non idonei comporterà il respingimento del carico al cliente conferitore e la contestuale segnalazione alle autorità competenti.
Le suddette procedure di controllo preventivo (procedura di omologa) e di controllo operativo (ispezione di tutti i conferimenti) garantiscono un puntuale ed esaustivo riscontro di tutte le dichiarazioni e di tutte le informazioni ufficiali fornite dal cliente (che peraltro le rilascia sotto la propria responsabilità civile e penale), per ottenere l’autorizzazione al conferimento. Tali procedure consentono, inoltre, di verificare e monitorare l’affidabilità del cliente, senza basarsi, solamente, sulle eventuali certificazioni da esso possedute.
L’area prima dell’inizio dell’attività sarà recintata e avrà un unico accesso protetto da un cancello con ingressi distinti: uno solo carrabile (ingresso automezzi) e l’altro esclusivamente pedonale. L’area sarà protetta da un sistema di video - sorveglianza accessibile anche da remoto. Gli accessi saranno controllati e monitorati (registrati).
Il sistema è stato pensato per garantire controllo e protezione dell’area sia nella fase di attività iniziale che futura (Parco). L’area sarà infatti sempre presidiata e dotata di un servizio di guardiania (vd. Casa del Custode).
Le attività si svolgeranno esclusivamente su un turno di lavoro diurno e nei giorni feriali (da lunedì a venerdì ad eccezione dei festivi).
Durante le attività sono previsti accessi di visitatori interessati che ne facciano richiesta e di altri, partecipanti a progetti didattici di formazione ed educazione ambientale e di promozione dei principi dell’Economia Circolare. La trasparenza e il coinvolgimento del modo dell’istruzione (scuole e università) sono strumenti importanti per valorizzare il progetto e per tutelare la reputazione dell’area in previsione del suo futuro riutilizzo.
Le precauzioni e le scelte adottate già in fase progettuale, che diventano regole per la realizzazione e la gestione dell’opera, non devono generare preoccupazioni anzi se mai devono tranquillizzare, a maggior ragione conoscendone le due ragioni essenziali.
La prima:
Il fatto di utilizzare rifiuti come materiali per riempire i vuoti di cava e dare una nuova forma all’area esteticamente e funzionalmente idonea al suo riutilizzo, impone - per legge - di chiedere un’autorizzazione all’attività di smaltimento e quindi di assoggettarsi alle disposizioni per la realizzazione di discariche moderne e sicure.
Tali norme e regole sono severe e cautelative. E valgono per discariche che smaltiscono tutti i rifiuti possibili per legge.
Ma nel caso di questo progetto, sono ammesse unicamente 10 tipologie di scarti non recuperabili, perfettamente individuati e conosciuti da tutti (NON pericolosi - NON industriali - NON putrescibili - NON urbani indifferenziati), come ad esempio le frazioni miste di carta plastica legno e vetro, non più separabili.
La seconda:
Gli obiettivi dell’iniziativa proposta sono la riqualificazione e la predisposizione dell’area per il suo futuro riutilizzo.
La reputazione del sito e del progetto sono quindi essenziali. Si deve sapere prima “cosa c’è sotto”.
I proponenti sono consapevoli che la fiducia si guadagna soprattutto con i fatti; promesse e dichiarazioni d’intenti da sole non bastano.
La loro reputazione è sicuramente un elemento importante, ma a riguardo di questa iniziativa hanno voluto fornire garanzie, che vanno ben oltre i già stringenti obblighi di legge; il progetto ne contiene già molte.
Gli ulteriori impegni (oltre a quelli di legge e a quelli già contenuti nel progetto) sono dettagliati nel documento consultabile qui e depositato il 28 giugno 2019 presso le autorità amministrative deputate alla valutazione del progetto.
Va inoltre considerato che i proponenti garantiscono la correttezza del loro operato e il rispetto delle regole con il loro patrimonio personale, oltreché con quello della Società.
Per dare un’ulteriore dimostrazione e garanzia della riqualificazione e del riutilizzo dell’area, i proponenti si sono impegnati ad anticipare un primo investimento di circa 700mila euro. Questo consentirà di poter disporre - sin dall’inizio dell’attività- di un grande spazio (25.000 metri quadrati) attrezzato a parco e immediatamente utilizzabile per vivere il luogo e consentire a tutti di osservare i lavori in corso nell’area.
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